Si scrive chiclets ma si legge cicles e solo se sei torinese hai capito di cosa stiamo parlando.
Parola tanto cara a chi abita in Piemonte, cicles non significa assolutamente nulla per tutto il resto del mondo (o quasi).
In ufficio, a scuola, all’università…ogni posto ed ogni momento è adatto per chiedere al tuo vicino, con finta timidezza: Scusa, hai mica un cicles?
Gomma da masticare, chewing gum, cicca, gomma americana, cingomma: si chiama in tanti modi diversi ma solo per noi è un cicles.
Le inglesi Chiclets, inventate nel 1871, erano dei confetti di gomme da masticare alla menta in una simpatica confezione gialla.
In Italia si diffusero durante la seconda guerra mondiale ma a Torino se ne masticarono così tante che il loro nome, tramandato per generazioni, è diventato quello di tutte le gomme da masticare.
si dice anche a Bologna, col medesimo significato, ma qui è femminile (‘LA cicles’).
E al plurale? LE cicles? :O
[…] un pò come stick, bignola e cicles, anche il controviale è tra quelle parole tipicamente sabaude che se andate altrove e ne fate uso […]
…cambiate spacciatore !!! Pierpa
Non scordiamo il vercel-novar-milanese CICCA!
ma anche si
La parola chicle (letto cicle)proviene dalla lingua maya e significa bocca (chi, letto ci) e movimento (cle), quindi movimento della bocca. Il Cicles infatti nasce in Messico da un albero chiamato Chicozapote o albero del chicle e la gomma da masticare non è nient’altro che la resina di quest’albero, i maya la utilizzavano per pulirsi i denti, per togliere l’appetito o solo per vizio. Ovviamente ora si fa con sostanze chimiche.
Ma comunque tutto questo per dire che forse la nostra definizione piemontese è quella che più va alle origini!!!
Oh yeah! 😀
Da oggi diremo kaugummi!
Ciao..mi ha fatto sorridere questo post…devo smentire la tua dichiarazione “La usi tu. Io. I tuoi. I miei.”
In Spagna se chiedi a qualcuno UN cicleS ( in spagnolo CHICLES) capiscono cosa vuoi ma non sanno perché dovrebbero dartene più di uno…
Ahahaha! 😀
Hai ragione Cristiana! I cugini spagnoli sono l’eccezione alla regola!
Però dai… un paese su tuuuuutto il mondo ci sta, no? 😉
Ahahahah! 😀