Andare ad Artissima e credersi un critico d’arte

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Photo credits: Artissima
Photo credits: Artissima

Novembre: il mese del calendario torinese in cui, in soli trenta giorni, ci sono talmente tanti eventi artistici che per vederli tutti servirebbero anche i trentuno giorni di dicembre!

 

Arrivati al mese XI del calendario infatti, chissà per quale caspita di motivo, Torino è invasa da una sfilza di eventi, concerti, cene, live performances e chi più ne ha più ne metta.

In principio fu il superlativo dell’arte: Sua contemporaneità Artissima.

Principale fiera di arte contemporanea in Italia dal 1994, ogni anno attira in città più di 200 gallerie da tutto il mondo ed è l’occasione migliore che ha il torinese per cercare di avvicinarsi all’arte, universo che per tanti anni gli è stato nascosto.

 

E mentre in città si accendono le Luci d’Artista, hanno inizio Paratissima e The Others, le gallerie d’arte torinesi – che non vogliono essere da meno – organizzano eventi, inaugurazioni e conferenze stampe.

Torino, dai primi giorni di novembre, da grigia diventa rosa Artissima e ovunque si vada si respira aria di arte.

Che bella Torino a novembre!

Il torinese, digiuno di arte da Gennaio ad Ottobre, a partire da Ognissanti si trasforma in Sgarbi.

E così, coi capelli arruffati, gli occhiali da vista rigorosamente finti e la pashmina al collo, si getta a capofitto nel mondo dell’Arte Contemporanea.

Circondato da donne in pelliccia e V.I.P. da ogni parte d’Italia, il torinese di NovembreGianduia mi fulmini !diventa bohemienne.

Ed eccolo lì, elegante ed intellettuale, con il suo giornale in una mano e la macchina fotografica nell’altra che si interessa alle opere che lo circondano, cercando, strizzando gli occhi, di capirne il significato.

Ma, come ogni novembre, uscirà da lì pensando: potevo farlo anche io.

 

Intanto, dall’interno della fiera, una voce lo rimprovera: Capra! Capra! Capra!

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