Ripetete con me: ghiac-cio-lo.
Si chiama ghiacciolo, non stick!
Ma il torinese non vuol sentire ragioni, per lui il popolare dolce freddo a base di acqua e zucchero altro non è che un gustoso stick.
Limone, amarena, arancio, menta, anice, tamarindo: qual è il vostro preferito?
Proprio come per i cicles, il torinese si ribella ai dettami dell’Accademia della Crusca e utilizza orgogliosamente i suoi modi di dire che, appena varcato il confine, diventano incomprensibili ai più.
Ma perché lo chiamiamo stick? E’ per quel bastoncino di legno su cui se ne sta aggrappato il ghiaccio colorato?
Forse.
Ma entrare in un bar ed ordinare uno stick alla menta è uno dei mai più senza di Torino.
In Veneto usano anche Stick. Mio padre, del 1935, per l’appunto veneto, l’ha sempre chiamato così e ha continuato quando è emigrato qui a Torino negli anni 50, quindi mi viene da dire che i torinesi lo chiamano stick per via della massiva immigrazione veneta nel dopoguerra.
Stick se non ricordo male era la Marca del ghiacciolo che si trovava in tutti i bar
[…] un pò come stick, bignola e cicles, anche il controviale è tra quelle parole tipicamente sabaude che se andate […]