Dal sandalo al moon boot, dalla canottiera alla pelliccia di (finto) visone, dalla gonnellina a fiori svolazzante al collant centocinquanta denari.
Torino è così: un minuto sei a Tropici e qualche secondo dopo sei nella gelida Russia.
Da qualche anno ormai, i cambi di temperatura sono più che repentini. Sono subdoli.
Ti spiano da dietro l’angolo e appena scoprono come ti sei vestito, colpiscono! Così, se esci di casa vestita da Primavera di Botticelli, arriva il freddo polare artico. E quando varchi la soglia vestita da Popoff nella steffa sconfinata a 40° sotto zero, un caldo atipico fa capolino fino a farti evaporare il cervello.
Oggi fa freddissimo, domani ci sarà l’afa e dopodomani lo scopriremo solo vivendo.
Il perfetto torinese lo sa: vestirsi a cipolla è la soluzione. Così come tenere sempre in borsa un ombrello. Si sa che a Torino, al contrario di quel che si diceva nel film Il Corvo, può piovere per sempre.