Andare a Fungo in Festa

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* Fungo in Festa è la super fiera di Giaveno, l’evento più importante dell’anno, il non plus ultra per tutti gli appassionati di funghi.

1) Scoprire dov’è Giaveno e poi perché si chiama così
GiavenoA circa 35 km da Torino, Giaveno è uno di quei paesini della Val Sangone che ci sembrano sempre così lontani ed invece son lì a due passi.
Il nome di questo allegro comune – di quelli che permettono al buon torinese di allungarne all’infinito la “e” che contiene e dire Giaveeeeno – deriva da una frase di Annibale che, giunto da queste parti, disse: iam veni.
Avrebbe potuto dire un sacco di cose interessanti, da Che freddo al Ma che buoni questi funghi ed invece scelse un più classico Sono tornato.

2) Farsi un giretto al Mercato degli Antichi Sapori ed assaggiare il Cevrin
Cevrin di GiavenoTutte le mattine, dal Lunedì al Venerdì, l’appuntamento è in Viale Regina Elena. È qui che potrete acquistare direttamente dai produttori locali  frutta, verdura, formaggi ed ovviamente, funghi. Il sabato invece le bancarelle si spostano al coperto, in pieno centro storico, e gli acquisti sono assicurati.
Se amate il formaggio, far gli occhi dolci al venditore potrebbe garantirvi un assaggino di Cevrin, quel formaggio che in molti chiamano Toma o robiola ma che in patois (leggi: patuà) si chiama Cevrin, ovvero Caprino. Prendete il latte di una Camosciata delle Alpi e mischiatelo con latte vaccino e caglio liquido di vitello: avrete un presidio Slow Food, inventato a Coazze e prodotto a Giaveno, da marzo a novembre.

3) Scoprire Villa Favorita ed innamorarsene a prima vista

Se si chiama Favorita, un motivo ci sarà! Meraviglioso palazzo del 1600, oggi è la sede  della Comunità montana Val di Susa e Val Sangone. Al suo interno vengono organizzate delle mostre assolutamente da non sottovalutare e che ridendo e scherzando finiscono col contare migliaia di visitatori in pochi mesi.

4) Andar nel bosco per funghi e, se vi va male, comprarli al Mercato 

Mercato del FungoSe non siete esperti Boulajour (e se non sapete che vuole dire è proprio il caso di non mettere in pratica la prima parte di questo punto), inutile dirvi di non addentrarvi nel primo bosco che vi capita. Tutti sanno che se con una mantellina rossa ed un cestino andate a trovare la nonna dall’altra parte di Giaveno potreste incontrare il lupo cattivo. E poi è un casino!
Se anche tu, come me, pensavi che andar per funghi fosse una cosa tipo “Ma sì, mi metto le scarpe da ginnastica, prendo il cestino e via”, benvenuto nel Club di quelli che non sanno nulla della vita.
Ci vanno conoscenze infinite (vuoi mica raccogliere un qualche fungo velenoso?), tanta santa pazienza (ma proprio tanta) e 10 decimi di vista. Altrimenti, almeno vale per me, i funghi nascosti tra le foglie secche non li vedi nemmeno se si sbracciano urlandoti Son qui!
Se avete voglia di funghi ma il bosco non fa per voi, la soluzione è il Mercato del Fungo, là dove Boulajour  esperti mettono in vendita quello che han trovato con tanta pazienza la mattina stessa e che vendono con tanto di certificazione che dice qualcosa come “Che ti credi? Mica li ho presi al supermercato questi!”

5) Fare un viaggio nel passato e vedere un Mulino del 1800

Mulino della BernardinaAltro che Banderas e la sua gallina! Il Mulino quello vero io l’ho visto ed è stato bellissimo. Ho imparato come nasce la farina e come si fa la molitura del grano, delle castagne e del mais.
Ho visto le pannocchie appese alle pantalere ed ho assaggiato la polenta fatta con la farina del posto.

Gnam, che fame! Ciao, vado a farmi la polenta!

 

 

 

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