Un giorno un signore disse “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino“.
Il tizio in questione era il buon vecchio Jean François Champollion, colui che nel lontano 1822 decifrò per primo i geroglifici. Assolutamente capace di intendere e di volere e con le idee ben chiare anche in Geografia, la sua affermazione voleva solo spiegare a noi torinesi che quella meraviglia del Museo Egizio, in via Accademia delle Scienze 6 è un po’ come prenotare una crociere fighissima sul Nilo.
Quello che non tutti sanno è che anche “La strada per il deserto dei Gobi e il Madagascar passa per Torino”.
C’è infatti un posto stupendo a soli 33 km da Torino, in cui l’Asia e l’Africa vi aspettano a braccia aperte.
Là, immersi nella natura e circondati dagli animali, potrete scrivere il prossimo best seller di sicuro successo “Noi, i ragazzi dello Zoom di Torino”.
Consigliatissimo, è perfetto per tutti:
- Per chi è a dieta e non può mangiare i Pinguini gelato perché c’è una vasca piena zeppa di pinguini veri che nuotano alla velocità della luce e che fanno un sacco ridere.
- Per i più pigri perché possono scambiare due chiacchiere con le lentissime tartarughe
- Per chi ha un pessimo rapporto con la suocera perché ci sono tre tigri che vorrebbero conoscerla
- Per chi vuole prendere un po’ di sole perché c’è una spiaggia dorata, Bolder Beach, in cui rilassarsi e fare il bagno con i pinguini del punto 1
Adorato dai più piccini, piace anche ai più grandi. È aperto tutti i giorni, qui trovate gli orari. E ci sono anche un sacco di eventi: concerti, festival, mostre.
Marchetta come se non ci fosse un domani in questo post, eh?
No, perché dici così! 🙁
Trovo sia davvero un bel posto, quindi ne parlo volentieri! 🙂