Torino è quadrata. E questo, per il senso dell’orientamento del torinese, è un vantaggio.
La geometria ci è amica: muoversi lungo il perimetro di un quadrato, in macchina o a piedi, dà sicurezza.
Giro di qua, tanto Torino è quadrata!, esclama il torinese quando deve raggiungere un posto e non è certo della strada da fare.
E questo, al 99%, è il motivo per cui si è perso.
Il ragionamento, a dir la verità, fila.
Se giro a destra, poi di nuovo a destra, a destra ancora e infine a destra, dovrei trovarmi al punto di partenza. E invece no.
Sarebbe così se fossimo ancora degli allegri centurioni romani in giro per la città con la nostra quadriga!
Ma oggi, alla guida della nostra Grande Punto, è un poco diverso.
Torino, nata quadrangolare nel I secolo a.C. e rimasta tale fino al Medioevo, a partire dal XVI secolo ha modificato il suo perimetro, assumendo via, via una forma a mandorla tra il XVII e il XVIII secolo.
La morale qual è?
Fate attenzione!
Un’occhiatina al Tuttocittà non vi farà male! Perché chi nasce quadrato non muore tondo, è vero.
Ma mica sempre.
Oltre alla struttura reticolare della città, conviene tenere sempre conto dei punti cardinali.
Se devi andare a sud, vai a sud! Perdiana! Al massimo ti troverai sulla strada parallela, un po’ più in là 😉