Assaggiare il primo tramezzino del mondo

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TORINO CAFFE' STORICO "MULASSANO" IN PIAZZA CASTELLO © LUIGI BERTELLO / PHO-TO.IT

A Torino anche un veloce pranzetto non rinuncia ad essere chic. 

In un posticino piccolo, piccolo, nel centro città, potrete trascorrere la vostra pausa proprio come un perfetta madama torinese.  

Vi presento il Caffè Mulassano, un localino prezioso ed elegante con così tanto charme da farvi innamorare a prima vista. 

I suoi trentuno metri quadrati di superficie, riccamente decorati con bronzo, legno e ottone, si moltiplicano grazie agli specchi sapientemente posizionati alle pareti. Come un piccolo scrigno, al suo interno custodisce le eleganti decorazioni della buvette dell’ingegner Antonio Vandone, gli ornamenti in legno dorato degli stipetti, i marmi dai mille colori (rouge du Var, onice di Numidia, onice del Piemonte, verde delle Alpi, rosso di Francia, giallo Imperiale) e, sopra di voi, il meraviglioso soffitto a cassettoni, con parti centrali in cuoio di Madera. 

Accomodatevi ad uno degli eleganti tavolini in marmo e preparatevi ad ordinare il vostro pranzo. Attenzione: ci sono più tramezzini tra cui scegliere che metri quadrati! 

Concentratevi e godetevi questo momento: state per assaggiare il primo tramezzino al mondo, nato tra queste mura grazie ad Angela e Onorino Nebiolo.  

Nel 1925, quando acquistarono il piccolo Caffè Mulassano, per primi portarono a Torino dagli States una macchina per tostare il pane che pensarono di arricchire con una gustosa farcitura, inventando quello che Gabriele D’Annunzio chiamò “tramezzino”, perché il pane in cassetta con cui era preparati gli ricordava i tramezzi della sua villa in campagna.  

La scelta sarà difficile! Sono più di quaranta gli originalissimi  e imperdibili tramezzini in menu. Da non perdere? Tartufo in autunno, bagna cauda in inverno, vitello tonnato in estate e tramezzino all’aragosta in primavera, la cui ricetta è segretissima! 

TRAMEZZINI © LUIGI BERTELLO / PHO-TO.IT

Godetevi la vostra meritata pausa seduti al tavolino, osservando dalle vetrate le persone di passaggio sotto i portici della piazza. In questo angolino Liberty, è così facile dimenticare la confusione del centro. 

E chi paga il conto? Se non siete in compagnia di un gentiluomo ma delle vostre amiche, facciamo decidere all’orologio pazzo!  

Eccolo, sulla parete dietro il bancone, in alto a sinistra. Ha una sola lancetta e i suoi numeri sono messi alla rinfusa.  Chiedete al gentilissimo cameriere di azionarlo: chi realizza il numero più alto, paga.  

Buona fortuna! 

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