Amare la storia della nascita dei Cri Cri

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La pralina sotto mentite spoglie.

criAd un certo punto dell’anno, su per giù con l’arrivo dell’inverno e le prime cioccolate calde, a Torino spuntano dappertutto tanti croccanti e coloratissimi Cri Cri.

Ma che cosa sono queste palline colorate tanto care ai torinesi?

Pralina travestita da caramella, il Cri Cri è la sintesi del torinese: una nocciola intera – presa in prestito dai Gianduiotti – ricoperta di cioccolata fondente. Il tutto, per non farci mancare nulla, ricoperto da una pioggia di quelle codette di zucchero che, quando le mordi, fanno proprio Cri Cri.

Ruvido fuori, morbido dentro e, a dirla tutta, un po’ testardo, come la nocciola che nasconde al suo interno.

Caspita! Il Cri Cri assomiglia proprio al vero torinese.

Uno dei simboli della città, è secondo solo al Gianduiotto anche se, a Natale, se c’è Cri Cri, c’è casa.

Sapete che la storia all’origine della pralina che si crede una caramella è romantica come non mai?

C’era una volta una giovane fanciulla di nome Cristina, chiamata affettuosamente Cri dagli amici e, soprattutto, dal suo innamorato.

Lui, piemontese e non genovese, ad ogni appuntamento con la sua bella si presentava con una bella scatola di praline ricoperte di zucchero.

La proprietaria della confetteria, ormai a conoscenza delle abitudini del ragazzo, quando lo vedeva entrare in negozio ne anticipava le richieste:

– Cri? chiedeva.

E lui, sorridendo, annuiva: –Cri!

Cri Cri, ecco perché si chiama così!

Dimenticate da febbraio a novembre e spesso messe in ombra dai più famosi Gianduiotti, le praline travestite da caramelle sono nate per una piemontesina bella.

Io adoro quelli fucsia. E voi?

 

12 COMMENTS

  1. ma perché dici che adori quelle fuxia? se hanno gusti diversi in base al colore non me ne sono mai accorta, sarà che le mangio troppo in fretta ahah 😀

  2. Smentisco che siano conosciuti solo a Torino! Io sono originario della provincia di Novara, e li adoro fin da quando me li dava mia nonna da piccolo 😀 😀

  3. io li adoro! e da brava torinese mi vengono in mente solo durante le feste di natale.. e da brava torinese l’altr’anno mi sono stupita di come fuori dei confini della città siano sconosciuti 🙁 li ho fatti assaggiare ad un mio amico siciliano e si è sciolto come burro 🙂

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